Giancarlo Alosa, io pasticcere.
Sono cresciuto nella bottega dove si preparavano i dolci tipici della pasticceria torinese,
poi ho deciso di sperimentare, andare oltre la classica bignola.
Mi piace provare, scoprire, inventare: così creo torte con gusti e forme per sorprendere e conquistare non solo le papille gustative, ma anche gli occhi.
Come nella costruzione di un edificio, bisogna partire dalle fondamenta.
Per me le fondamenta sono gli ingredienti. Collaboro con ICAM, una delle migliori aziende di cioccolato al mondo, per creare nuove ricette e nuove interpretazioni del cibo degli dei.
Poi prendo spunto, miscelo, incastro sapori.
Provo, modifico, assaggio, aggiungo, tolgo, cambio, finché improvvisamente trovo il sapore che avevo in testa.
E la creazione si è compiuta.
La procedura è la stessa: inventare un’idea di gusto, selezionare gli ingredienti che portano a quel risultato, unirli, impastarli, amalgamarli, fonderli.
E presentarli nella maniera più seducente e invitante possibile.
In pasticceria mi trovate quasi sempre in laboratorio...
Ogni tanto entro nel locale a portare le torte nel banco frigo, a mettere il gelato nei pozzetti, a disporre le monoporzioni come piace a me.
Sono queste le occasioni in cui mi fermo a chiacchierare con i clienti, che mi raccontano le cose che gli piacciono, quelle che adorano, quelle che sognano.
Questo è un momento fondamentale del mio lavoro: il confronto con chi assaggia, gusta, apprezza, anche con chi critica, ci può stare, anzi mi aiuta a migliorare.
Raccolgo tutti questi ingredienti di stimoli, informazioni, suggestioni, e torno nel laboratorio a creare il mio prossimo dolce.